Nuova community a San Giuliano Milanese

nuova community a San Giuliano Milanese
Piano piano biblioShare cresce.
Domenica 4 ottobre, in occasione della festa del Patrono a San Giuliano Milanese, presso lo stand di RecSando, il nostro eccellente partner nel territorio del sud-est milanese, viene presentata biblioShare.
Compiamo così un ulteriore passo avanti nella divulgazione della cultura e della lettura in particolare, aprendoci ad un potenziale di altri 38.000 abitanti.
Per la nuova community di San Giuliano non è stata pensata nessuna fase di test e tutte le funzionalità della nostra biblioteca distribuita sono attive; invitiamo comunque gli utilizzatori a segnalarci eventuali anomalie o problemi riscontrati.

“Mi fido di te”: un libro sulla sharing economy

Gea Scancarello: "Mi fido di te"

Questa sera, presso lo spazio “Coltivare la Città” sul Tetto del Superstudio Più, in via Tortona 27 a Milano, si terrà “Mi Fido di Te”, un evento promosso dallo studio di bioarchitettura Novacivitas dedicato alla sharing economy, a partire proprio dal titolo del recente libro di Gea Scancarello dedicato a pratiche di sharing economy, tutte vissute in prima persona.
Ad aprire il dibattito, alle 19.00, proprio Gea, che risponderà anche alle domande del pubblico.
Si alterneranno, poi, alcuni dei protagonisti delle piattaforme di condivisione più importanti in Italia: Andrea Saviane (country manager Blablacar Italia), Giacomo Sbalchiero (fondatore di Superfred), Michela Nose (co-fondatrice di LocLoc), Roberta Bulgari (co-fondatrice di Biblioshare), Giorgio Fipaldini (ideatore di Open more thanbooks), Ilaria Venturelli (co-fondatrice di S-CambiaCibo) e Davide Ghezzi, fondatore di Letzgo. L’incontro sarà moderato da Adriano Solidoro, Docente di Organizzazione aziendale e di Gestione della conoscenza presso l’Università di Milano Bicocca.
L’accesso è aperto al pubblico tramite registrazione qui.

8° del Manifesto: Biblioshare senza libri condivisi NON È

Manifesto 8Anna è la nostra collaboratrice di 13 anni. Oggi ha scritto in merito all’ottavo punto del nostro Manifesto.

E no, nessuno ha mangiato qualcosa di strano per dar vita a questo titolo.
Semplicemente, e ringrazio di cuore la mia professoressa di storia per avermi tartassato le scatole così da fissarmelo bene in testa, copia una particolarmente famosa frase dai nobili ideali illuministici.
Mi spiego meglio: dopo la Rivoluzione Industriale, in Francia si formò un gruppo di persone che voleva “illuminare” l’umanità con la splendente lampadina della ragione perché quella elettrica venne mostrata al mondo dal 1889: nel ‘Settecento gli illuministi ne erano quindi sprovvisti.
Costoro gettarono al vento le regole e le superstizioni della Chiesa reclamando l’uguaglianza tra popoli e la libertà di pensiero. Proprio a questo proposito,uno di essi pronunciò e coniò la frase:“Penso, quindi sono”.
E qui casca la lampadina (battutaccia per rimanere in tema “illuminato”).
Infatti, se uno non presta e condivide i propri libri, Biblioshare ha ragione di esistere? No,è inutile.
E condividendo libri si condividono emozioni, pensieri e riflessioni, proprio come gli illuministi facevano seduti paciosi ai loro caffè, commentando tranquilli i giornali.
E sempre uno di loro, Voltaire, affermò qualcosa del tipo: “Io non condivido le tue idee, ma darei la vita per permetterti di affermarle”.
Morale: poco importa se qualcuno ha opinioni diverse dalle vostre, potreste imparare a vedere le cose da un altro punto di vista o scoprire aspetti di quel volume che rileggevate annoiati senza capirne il senso.
Basta solo allungare la mano e porgerlo al prossimo.
Allora, e solo allora, Biblioshare è.