In calo la vendita di libri elettronici

Notizia di fine settembre: un’inchiesta del New York Times rivela che secondo l’associazione American Publishers, che raccoglie i dati provenienti da quasi 1.200 editori americani, le vendite di e-book sono diminuite del 10 per cento nei primi cinque mesi di quest’anno.
I libri digitali hanno rappresentato l’anno scorso circa il 20 per cento del mercato, con percentuali non più in crescita come qualche anno fa.
e-book readerSecondo Forrester Research anche i lettori di e-book come il Kindle di Amazon o il Kobo stanno calando nelle vendite: a fronte dei quasi 20 milioni venduti nel 2011, solo 12 milioni di e-reader sono stati venduti l’anno scorso. Inoltre anche il numero di librerie è tornato a crescere, invertendo una tendenza consolidata da qualche anno.
Una parziale motivazione potrebbe risiedere nell’aumento dei prezzi dei soli e-book, che si sono avvicinati al costo del cartaceo. Forse che, a parità o quasi di prezzo, il lettore preferisce ancora il libro tradizionale?
In Italia non ci sono dati aggiornati per poter comprendere quale è la tendenza in corso, tuttavia il giusto abbassamento dell’Iva sugli e-book al 4%, parificandola a quella in essere per i libri di carta, potrebbe aver operato a favore dell’elettronico.
Attendiamo statistiche più aggiornate.

Link all’articolo del New York Times

Link all’articolo di Fortune

 

“si raccomanda ai lettori”

"si raccomanda ai lettori"Domenica 20 settembre, nell’ambito della “festa della Cooperazione” che si tiene al parco di via Medea a Milano, la biblioteca di Rogoredo e biblioShare incontrano alle 11 Maddalena Russo, autrice di gialli, che presenta la sua seconda opera “L’altra regola – Un nuovo caso in Viale Certosa” e ci parla del giallo e dei suoi meccanismi.

La biblioteca di via Rembrandt 12 a Milano

biblioteca di via Rembrandt 12
La Biblioteca di via Rembrandt 12 è una realtà nata a Milano alcuni anni fa: si tratta di una biblioteca allestita nel locale ex portineria di un condominio, attrezzata dagli inquilini con scaffali, poltrone e una macchinetta del caffè.
È la prima e sicuramente la più nota biblioteca di condominio, unica nel suo genere, con all’attivo circa 5000 libri.
Roberto è il vero artefice di questa iniziativa che non si basa solo sul prestito dei volumi, ma che favorisce l’incontro tra persone, accomunate dall’interesse verso un autore o un argomento letterario. “I rapporti tra condomini si sono consolidati dopo l’apertura di questo spazio” – dice Roberto.

Paolo Pisani e Roberto Chiapella
Paolo Pisani (BiblioShare) e Roberto Chiapella (biblioteca di via Rembrandt)

Ma la biblioteca è aperta anche al pubblico non residente ed il prestito libri è gratuito per tutti.
Per accedere, basta citofonare al numero 80, quello del custode.
Questi sono gli orari di apertura:
lunedì, mercoledì e sabato dalle 16 alle 18.
Noi di BiblioShare non potevamo rimanere indifferenti verso questa iniziativa che ha con noi tanti punti in comune: la diffusione della cultura, la voglia di leggere e il favorire l’incontro tra persone.
La biblioteca di via Rembrandt 12, tramite BiblioShare acquisisce anche una dimensione online, mediante la quale è possibile verificare la disponibilità di un titolo, prenotarlo e andare a ritirarlo durante l’orario di apertura.
Partiamo in test da subito, con la messa a disposizione di 200 libri.
Provateci!

Qui il link alla pagina Facebook della biblioteca.

statistiche Amazon: in quali città si legge di più?

Amazon Italia news

Amazon.it ha stilato per il terzo anno consecutivo la classifica delle città italiane con almeno 100.000 abitanti che leggono più libri. I dati, ovviamente, si riferiscono al numero di titoli (cartacei ed ebook) comprati sul sito nell’ultimo anno, dal 30 marzo 2014 al 30 marzo scorso.
Milano si riconferma la città che in Italia legge di più, come si riconfermano pure le posizioni di Trieste e di Trento (seconda e terza rispettivamente). A seguire Padova, Cagliari, Bologna, Firenze, Roma, Bolzano e Bergamo.
Interessante è scoprire che alcune aree tendono di più verso alcune tipologie specifiche di titoli: per esempio a Roma vengono acquistati molti libri di cucina e a Firenze vengono predilette le guide di self-help.
Le città che apprezzano di più il formato digitale sono ancora Milano, Trieste e Trento.
Il libro più venduto, in 42 delle 48 città su cui è stata eseguita la ricerca, è “Il Grande Gatsby“.
Qui il link all’articolo online su Repubblica.it.

E quando ci saranno tante community di Biblioshare, avremo anche noi le nostre classifiche.

Diandra, Enrico e Simone promuovono i loro libri tramite Biblioshare

autori edizioni SensoInverso

Sabato scorso, 13 giugno, nell’ambito del festival della letteratura che si teneva presso la biblioteca Chiesa Rossa a Milano, abbiamo conosciuto alcuni giovani (e meno giovani) scrittori, anche loro lì per pubblicizzare le loro opere edite da Edizioni SensoInverso.
Diandra Elettra Moscogiuri presentava il suo “Tequila suicide”, un romanzo che racconta la storia di Gideon, tardoadolescente, che vive in una città di provincia, tra amori, amicizie e frequentazioni poco raccomandabili; Enrico Casartelli proponeva “La vita in una conchiglia”, storia d’amore e racconto di vicende umane coinvolgenti di una coppia non più giovanissima; Simone Panizza presentava i suoi ultimi due romanzi: “Sfuggevole” e “Belli e maledetti”, ambientati nella nostra contemporaneità, in grado di portarci a riflettere sulla vita e sul suo significato, soprattutto dopo un evento drammatico.
Ebbene, anche loro, autori, hanno deciso di utilizzare il canale Biblioshare per farsi conoscere.
Dal primo luglio, data in cui partirà ufficialmente la seconda community di Biblioshare a San Donato Milanese, i loro libri saranno disponibili per il prestito a tutti gli iscritti.
E noi li ringraziamo per la loro gentilezza.

Festival della Letteratura

Mercoledì 10 giugno, a Milano, presso la Biblioteca Chiesa Rossa, inizierà il Festival della Letteratura.
Cinque giorni dedicati ai dirittiStorti, con incontri letterari, presentazioni di libri, dibattiti, poesia, musica e spettacoli…
Biblioshare partecipa nella giornata di sabato (13 giugno), quella dedicata a “Il diritto a un’educazione e a un’informazione degni di chiamarsi tali. La cultura come Diritto Umano.“. Questo il denso programma della giornata, che inizia alle 11 e termina in serata. Noi ci presentiamo alle 14.
Festival della Letteratura 2015
Ci vediamo sabato 13 giugno, alle 14, alla Biblioteca Chiesa Rossa di via Boifava 17.

8° del Manifesto: Biblioshare senza libri condivisi NON È

Manifesto 8Anna è la nostra collaboratrice di 13 anni. Oggi ha scritto in merito all’ottavo punto del nostro Manifesto.

E no, nessuno ha mangiato qualcosa di strano per dar vita a questo titolo.
Semplicemente, e ringrazio di cuore la mia professoressa di storia per avermi tartassato le scatole così da fissarmelo bene in testa, copia una particolarmente famosa frase dai nobili ideali illuministici.
Mi spiego meglio: dopo la Rivoluzione Industriale, in Francia si formò un gruppo di persone che voleva “illuminare” l’umanità con la splendente lampadina della ragione perché quella elettrica venne mostrata al mondo dal 1889: nel ‘Settecento gli illuministi ne erano quindi sprovvisti.
Costoro gettarono al vento le regole e le superstizioni della Chiesa reclamando l’uguaglianza tra popoli e la libertà di pensiero. Proprio a questo proposito,uno di essi pronunciò e coniò la frase:“Penso, quindi sono”.
E qui casca la lampadina (battutaccia per rimanere in tema “illuminato”).
Infatti, se uno non presta e condivide i propri libri, Biblioshare ha ragione di esistere? No,è inutile.
E condividendo libri si condividono emozioni, pensieri e riflessioni, proprio come gli illuministi facevano seduti paciosi ai loro caffè, commentando tranquilli i giornali.
E sempre uno di loro, Voltaire, affermò qualcosa del tipo: “Io non condivido le tue idee, ma darei la vita per permetterti di affermarle”.
Morale: poco importa se qualcuno ha opinioni diverse dalle vostre, potreste imparare a vedere le cose da un altro punto di vista o scoprire aspetti di quel volume che rileggevate annoiati senza capirne il senso.
Basta solo allungare la mano e porgerlo al prossimo.
Allora, e solo allora, Biblioshare è.

Anna, 13 anni: leggere è bello e rende felici

Anna, 13 anni, è una nostra nuova collaboratrice. Leggete cosa ha scritto a proposito del primo punto del nostro Manifesto. Della serie #ioleggoperché

Cosa non fa Anna, pur di leggere!
Cosa non fa Anna, pur di leggere!

Alt! Alt. Alt.
C’è di sicuro quella vocina che si alza e dice: Sì, come no.
E io chiedo: Perché tutto ‘sto sarcasmo?
Vorrei proprio sapere cosa mi risponderebbe.
E se chiedesse a me: Perché tu dici che leggere è bello?, io le risponderei: Ascolta e rifletti.
Leggere è un atto di volontà. Possiamo accendere tranquilli la televisione e non guardarla, rispondendo al cellulare o facendo altre cose.
Con un libro no. Bisogna cominciare a leggere, innanzitutto.
Già questo è un atto di volontà.
Poi, mentre leggiamo, ci infiliamo tra le parole, ci mescoliamo ad esse, ci emozioniamo, svegliamo la nostra fantasia e non vogliamo essere distolti dalla lettura perché sappiamo che altrimenti l’incanto finirebbe e bisognerebbe ricominciare da capo.
E la vocina: Se, vabbè, basta un segnalibro.
Ottima obiezione. Ma vuoi davvero smettere di leggere un libro e magari fare i compiti? O scoprire al telegiornale che ci sono stati tanti di quei morti che non si sa più dove metterli, poverini? O ascoltare i motivetti sgrammaticati e vagamente seccanti delle pubblicità prima del programma che vuoi vedere?
E allora, scusate, tanto vale continuare a leggere e scoprire anche tragedie, morti e avanti così ma raccontati con emozione che ci permette di dire, alla fine del volume, se ci è piaciuto, “Ma guarda un po’, mica me l’aspettavo che mi piacesse così. Già che ci sono lo consiglio a qualcuno.”.
E se non l’avete apprezzato? Niente paura: potete sempre consigliare di non leggerlo e cercarne un altro che accomodi i vostri gusti.
Cosa dici ora, vocina?

Anna

Condividere con gli altri le emozioni provate nella lettura di un libro …

Una settimana fa abbiamo presentato il primo punto del nostro Manifesto (santagiulia.biblioshare.it/manifesto.php), ora passiamo al secondo.

manifesto02Quanto e cosa mi ha dato la lettura di un libro?
Posso rifletterci in solitudine e raccontarmelo, ma se ho l’occasione di parlarne a qualcuno ecco che, nel tentativo di spiegarlo, rivivo una seconda volta quello che mi ha dato.
Se mi ha divertito commenterò dei passaggi ridendo, se mi ha intristito mi rattristerò di nuovo. Se mi ha fatto riflettere lo rifarò col mio nuovo interlocutore, se mi sarà piaciuto da morire gli dirò “leggilo anche tu, se vuoi te lo presto” (tramite Biblioshare, naturalmente).