L’amore ai tempi di Biblioshare

Prendiamo spunto dal penultimo numero di 7, il magazine settimanale diretto da Beppe Severgnini, che racconta dell’amore ai tempi della sharing economy (qui il link).
l'amore ai tempi di BiblioshareNon potevamo non segnalarvelo!
Né, semplicemente, non potevamo prendere in considerazione che probabilmente anche Biblioshare ha avuto, tra le sue dinamiche di doppi incontri per il prestito di libri, episodi analoghi. Non lo possiamo sapere, ma lo crediamo probabile.
E come negli episodi raccontati, anche il nostro “strumento di diffusione della cultura” non è utilizzabile per rimorchiare, ma è utilizzabile solo come strumento di “servizio”, pensato solo per scambiare libri. Addirittura nel nostro caso, chi cerca non può conoscere l’identità del “prestatore” fino a che non conferma la selezione del libro, e dunque la possibilità di incontrare una potenziale anima gemella è piuttosto remota.
Ma – come scrivono gli autori dell’articolo Luca Mastrantonio e Micol Sarfatti – Cupido è dispettoso, ama tirare le frecce ancora bendato, e siamo convinti che degli amori siano nati anche tramite il nostro sito.
E lo abbiamo scritto tante volte ormai: la sintonia che si stabilisce tra cercatore e prestatore nel momento dell’incontro ha veramente qualcosa di magico, che fa sì che le due persone, specie se vivono nella stessa zona, spesso continuino a frequentarsi anche dopo lo scambio. E nel caso di chi è alla ricerca dell’anima gemella, questo potrebbe essere un bell’inizio!
E se, per tornare all’articolo di 7, non si affitta una casa tramite Airbnb molto frequentemente, si può prendere un libro in prestito con Biblioshare molto spesso, anzi, si possono prendere anche più libri contemporaneamente…
Leggere fa bene all’amore!

10 maggio 1933

Berlino: memoriale al rogo dei libriNel lontano 1933 la Germania nazista pianifica e mette in atto in varie zone del Paese i cosiddetti Bücherverbrennungen, roghi nei quali vengono bruciati tutti i libri che non rispondono ai canoni dell’ideologia nazista.
In varie città della Germania, vengono così svuotate le biblioteche delle principali città universitarie tedesche, dando corso al più vasto e premeditato incendio di libri della storia contemporanea.
Il rogo più grande, anche in termini simbolici, brucia il 10 maggio nell’Opernplatz di Berlino, oggi Bebelplatz, con l’obiettivo di cancellare per sempre qualunque pensiero ostacolasse il nuovo spirito tedesco.
Nello stesso giorno il gerarca nazista Joseph Goebbels afferma, in un discorso pubblico, che i roghi sono un ottimo sistema per “eliminare con le fiamme lo spirito maligno del passato”.

Purtroppo la storia non insegna: basti ricordare che altri ci avevano già provato nel periodo dell’Inquisizione, con i libri messi all’Indice. Ma soprattutto ci hanno provato ancora dopo il 1933: per esempio durante il colpo di stato del ’73 nel Cile di Pinochet e nel recente passato da parte del famigerato stato islamico di Iraq e Siria, l’ISIS.

I tedeschi ricordano, invece, e lo fanno con un particolare monumento al libro posto proprio in quella piazza: una sorta di cubo sotterraneo, visibile dalla pavimentazione stradale grazie ad una lastra di vetro, arredato di vuoti ripiani bianchi. Per non dimenticare.

I libri ci servono per pensare, confrontarci, sviluppare senso critico, sognare e magari costruire un mondo migliore.
Questa sera accendi una luce, una fiamma simbolica, che sia una candela o la tua abat jour. Per leggere e per ricordare.

Sempre meno lettori in Italia

Nei giorni scorsi, in occasione di Tempo di Libri, la nuova manifestazione “Fiera dell’editoria” svoltasi a Milano, sono stati resi noti da Istat alcuni dati sulla lettura nel nostro Paese.
Rispetto al 2010 sono stati persi 4,3 milioni di lettori e, nello scorso anno, il 57,6% della popolazione oltre i 6 anni non ha letto nemmeno un libro, la stessa quota che era stata toccata nel 2000. Non c’è proprio da essere felici!
I non lettori che sono soprattutto maschi: il 64,5% rispetto al 51,1% delle femmine, valore che arriva al 73% tra gli over 75. Tra le donne, le non lettrici sotto i 24 anni sono il 40%, valore che cresce col crescere dell’età.
Spesso non legge chi ha un basso livello di istruzione: non legge il 77,1% tra coloro che possiedono al massimo la licenza media, mentre tra i laureati la percentuale scende al 25%. Importante è l’esempio che giunge dalla famiglia: legge libri il 69,7% dei ragazzi con entrambi i genitori lettori.
I lettori “forti”, ovvero quelli che hanno letto almeno un libro al mese, sono la minoranza, solo il 5,7%.
La prevalenza di non lettori è al Sud con il 69,2% (con una punta del 73% in Calabria), mentre non legge il 55,8% degli abitanti del Centro (55,8%) e il 49,7% di chi vive al Nord. Positiva l’eccezione della Sardegna dove chi non legge è il 51,8% della popolazione. La città più virtuosa è Trento, con il 43,7% di non lettori.
Infine un dato interessante: i lettori di libri elettronici sono 4 milioni circa, più o meno il 7% della nostra popolazione.
leggiamo sempre di meno
Non vi è dubbio che, a fronte di questi dati, noi di Biblioshare pensiamo di avere un ruolo importante nel cercare di invertire questa tendenza. La diffusione delle nostre community, seppure con tutte le difficoltà del caso e la mancanza di un sostentamento economico (utile se non altro a far conoscere la nostra realtà), può contribuire alla causa.
Biblioshare, passaparola!

Nuove community nascono

Bookstore solidale, NOLO biblioteca diffusa, Napoli piazza del Gesù

Eccole qui tutte assieme! Sono le community sorte in queste prime settimane del 2017.
Due community a Milano: il Bookstore solidale e la biblioteca diffusa di NOLO, il quartiere di Milano a NOrd di LOreto.
E la prima community di Napoli: Napoli piazza del Gesù.

Il Bookstore solidale, in via Porpora 43/45, è uno spazio riconvertito in una vera e propria libreria, in cui coinvolgere cittadinanza e utenza nell’ottica di usare la cultura e la letteratura quale strumento di inclusione sociale, socializzazione e di veicolo di conoscenza.
NOLO è invece un quartiere multietnico di Milano, in pieno rilancio, che si sta dando una nuova immagine (a partire dal nome che fa tanto New York), e che crede molto nella forza della community.
La prima community di Napoli è una comunità aperta, convenzionale, con centro proprio in piazza del Gesù, punto centrale della città alla quale molti napoletani potranno fare riferimento.

Auguriamo loro tanto successo naturalmente, con l’inserimento di tanti libri e tanti scambi tra gli iscritti, che avranno un motivo in più per conoscersi e tessere relazioni.

Mai un libro, un cinema, una mostra. Un italiano su 5 a completo digiuno di cultura.

la cultura e gli italianiQuesto il titolo di un articolo letto nei giorni scorsi su l’Inkiesta, a firma Beniamino Andrea Piccone. L’incipit è il seguente:
“L’Istituto nazionale di statistica – Istat – ha rilevato il 2016 un anno record (conteggiando quanto l’italiano spende in cultura, dati dal 1993 al 2016) per la partecipazione culturale. In ogni caso la quota destinata alla cultura rimane sotto il 7%. Un po’ poco.
Inoltre, ciò che deve preoccupare è uno zoccolo duro di italiani, il 18,6% della popolazione, che l’anno scorso non ha mai aperto un giornale, un libro, non è mai andato al cinema o a teatro. Neanche a ballare o allo stadio. …”
Andando a vedere più in dettaglio le statistiche Istat, scopriamo che quel 18,6%, il quinto di cui si parla nel titolo, aumenta progressivamente scendendo verso l’Italia del Sud, dove arriva a sfiorare il 29% della popolazione, è donna (cosa che contraddice invece le statistiche di utilizzo della nostra piattaforma) ed abita prevalentemente nei piccoli centri.
Leggendo per intero questo articolo si avrebbero diversi spunti per dibattere su cosa fa la politica per incentivare la cultura (“votano anche loro”) e sul sempre attuale pensiero di Umberto Eco che diceva : “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività”).
Noi di BiblioShare spesso torniamo su questi dati statistici, raccontando purtroppo sempre di scenari poco entusiasmanti. Naturalmente non possiamo fare altro che essere ancora più determinati nel nostro obiettivo di diffondere la cultura e la lettura in particolare.
Oggettivamente non è facile, e ce ne rendiamo conto proprio perché questi dati sono reali.
Continueremo a fare il punto della situazione su questo argomento perché rappresenta un punto di vista importante di come “progredisce” il nostro Paese e di quanto lavoro c’è da compiere.

Bookcity Milano 2016

#BCM16Sabato alle 12:30 siamo andati in scena al Digital Studio del Teatro Franco Parenti per l’evento “BiblioShare presenta: libri, il piacere di condividere“.
Nei primi 7-8 minuti si è svolta la performance artistica di Mariano Bellarosa ed Ilaria Cremonesi, artisti della Brigata Topolino e iscritti alla community di San Donato Milanese, dal titolo “la lettura abbatte le barriere generazionali”. L’anziano legge un tradizionale libro di carta, mentre la giovane utilizza un book reader elettronico. I due, seduti vicini su una panchina, iniziano a spiarsi, a osservarsi furtivamente e reciprocamente, per poi comprendere che leggere con un ereader o su un libro tradizionale è comunque un momento di cultura e miglioramento reciproco. Il tutto senza pronunciare una parola e con una gradevole colonna sonora in sottofondo.
Qui il link al canale Youtube di Recsando con il video della performance artistica.
Roberta Bulgari, prima iscritta alla prima community di BiblioShare e protagonista di primo piano nella nascita di Biblioshare, ha poi presentato gli ospiti:
Paolo Pisani, ideatore e sviluppatore della piattaforma, ha spiegato brevemente come è nata l’idea e come funziona il sistema, oltre a fornire qualche numero, relativo alla prima community nata, quella di Milano Rogoredo Santa Giulia: oltre 200 iscritti a leggera maggioranza femminile, oltre 10.000 volumi catalogati, dei quali due terzi messi a disposizione da donne.
Susanna Loi, identificata come “scambista”, ha raccontato del suo primo scambio di libri: un incontro che doveva essere rapido e veloce si è dilungato per l’intera mattinata del sabato, con la scoperta reciproca tra le due persone che si erano incontrate, di affinità e interessi comuni, e di un rapporto che non si è concluso con quell’incontro, ma che è tuttora vivo.
Barbara Bortolini ha fortemente contribuito all’apertura della community di Milano Porta Romana; al suo attivo ha il record di libri messi a disposizione: ben 84! Ci ha ricordato che, come ha scritto Umberto Eco in “Come si fa una tesi di laurea”, “i libri si rispettano usandoli, non lasciandoli stare”; Biblioshare, evidentemente, è un buon modo per rispettare i libri.
Barbara, che ha fatto conoscere Biblioshare anche presso il suo luogo di lavoro, il Centro Diurno-Dipartimento Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera Santi Paolo e Carlo, ha illustrato il progetto “Biblioteca Conca del Naviglio“, che pone tra gli obiettivi quello di favorire l’integrazione sociale e il recupero dei cittadini con disagio psichico. E’ stata accompagnata anche da alcuni pazienti aderenti al progetto che sono intervenuti con una loro testimonianza.
Il presidente di RecSando – la rete civica di San Donato Milanese e del sud est Milano recentemente insignita della benemerenza civica dal Comune per l’impegno profuso in 20 anni di attività culturali sul territorio – Fabrizio Cremonesi ha esposto le ragioni per le quali ha supportato dall’inizio la diffusione di Biblioshare a San Donato e a San Giuliano Milanese, parlando degli ultimi eventi realizzati.
Stefano Bianco, ex presidente del Comitato di Quartiere Milano Santa Giulia, appassionato lettore di narrativa e di saggistica, ha promosso l’utilizzo del chiosco del Parco Trapezio come minibiblioteca connessa al circuito Biblioshare; la biblioteca – circa 500 volumi – è frutto di una donazione di un ex membro del direttivo del comitato.
Anna Bernazzani, studentessa al primo anno delle superiori, scrittrice e blogger di Biblioshare, ci ha raccontato della sua passione per i siti di fan fiction ed ha letto un suo breve racconto, “la memoria e lo spaventapasseri“.
Roberta Pezzulla, referente dell’area sociale in Metropolitana Milanese, che da fine 2014 gestisce le case popolari di Milano, in qualità di coordinatrice di progetti speciali, per il contrasto al degrado urbano e sociale e per la valorizzazione di risorse in ambito territoriale, ha parlato della reciproca volontà di collaborare con Biblioshare per la realizzazione di un progetto comune nelle case popolari, a partire dal complesso di case di via Pastonchi.
Infine Serena Dal Cin, impiegata presso la filiale italiana della VF Corporation, ha fortemente voluto la creazione della neonata community VF Milano, la nostra prima community aziendale, e ci ha raccontato di come questa differente modalità di rapportarsi ai colleghi riveli peculiarità delle persone inaspettate e utili al miglioramento del rapporto interpersonale.
libri, il piacere di condividere
Complimenti a Bookcity e al Comune di Milano dunque, che hanno organizzato questa manifestazione che ha pervaso con mille e più appuntamenti la città, sempre più belli ed interessanti, e complimenti alla nostra squadra, che ha fatto conoscere di più la nostra piattaforma condivisa, socializzante, inclusiva, innovativa e tecnologicamente all’avanguardia.

Nei prossimi appuntamenti su questo blog approfondiremo alcuni degli interventi di questa giornata.
#BCM16

Al panel Cultura di Sharitaly

Mercoledì prossimo, 16 novembre, a partire dalle 14:30 partecipiamo al panel: “Cultura: trasformazioni tra collaborazioni e condivisioni“, allo spazio Base Milano di via Bergognone 34.
Il tutto all’interno dell’evento Sharitaly, una due giorni (15 e 16 novembre) dedicata all’economia della collaborazione, con l’obiettivo di promuovere il dibattito e lo scambio di pratiche favorendo la contaminazione tra comunità, piattaforme, amministrazioni e aziende.
Sharitaly è giunto alla sua quarta edizione, e quest’anno vuole fare il punto sulla diffusione e l’impatto dell’economia collaborativa in Italia. Non viene trascurata nessuna area, e anche il settore della cultura viene approfondito.
In realtà si tenterà di mettere in evidenza ciò che per queste piattaforme, Biblioshare in primis perché basata su community locali, a chilometro 0, è una caratteristica fondamentale: non solo facilitano l’accesso a contenuti culturali, ma alimentano le relazioni tra gli iscritti, tutte persone che hanno in comune la stessa passione.
Sharitaly panel cultura sharing economy
“Da decenni il settore culturale si confronta con una costante e ingente riduzione di investimenti pubblici, prima pilastro della sua sostenibilità economica. Nonostante le elaborazioni e gli interventi sul coinvolgimento e lo sviluppo di nuovi pubblici, i dati della domanda culturale sono altalenanti e non sempre rassicuranti. Le tecnologie, d’altra parte, offrono occasioni di partecipazione che al percorso di creazione dell’opera.
Quali opportunità di ripensamento e innovazione offre l’economia collaborativa?
Quali sono le peculiarità della contaminazione tra collaborazione e cultura?
Riflessioni e ragionamenti anche a partire dalle testimonianze di sei start up culturali.”

ore 14.30
Presentazioni di TwLetteratura, Movieday, Teatro per Casa, SuperFred, Biblioshare e MyHomeGallery.
Coordina: Matteo Boccia (Make a Cube)
Con: Raimondo Brandi (TeatroxCasa), Roberta Bulgari (Biblioshare), Giovanna Manganotti (MyHomeGallery), Edoardo Montenegro (TwLetteratura), Giacomo Sbalchiero (SuperFred)

ore 15.30
Riflessioni di Stefano Mirti, Bertram Niessen, Alessandra Gariboldi
Coordina: Valentina La Terza (BASE Milano)
Con: Alessandra Gariboldi (Fondazione Fitzcarraldo), Stefano Mirti (IdLab), Betram Niessen (CheFare)

Sharitaly 2016

#SocialBookDay 2016

#socialbookday 2016
Tra 10 giorni, il 15 ottobre, c’è il Social Book Day. Siamo alla quarta edizione di questa iniziativa che vuole dedicare una giornata ai libri coinvolgendo tutti i protagonisti della cultura online: dalle pagine Facebook dedicate alla lettura, ai profili Twitter di chi ama la lettura, a youtuber, blogger, forum e community online.
Il Social Book Day, voluto e sponsorizzato da Libreriamo – un social book magazine digitale per gli amanti dei libri a cui anche noi spesso facciamo riferimento – vuol essere un «invito alla lettura globale, che parte dalle pagine e dalle community dedicate ai libri per coinvolgere tutti».
Partecipare è semplice: basta twittare o pubblicare su Facebook e sulle altre piattaforme social un pensiero, una frase, una citazione di qualche autore, qualsiasi cosa a favore della lettura affiancandolo con l’hashtag #socialbookday.

Link 2015

#SocialBookDay

Cultura e Sharing Economy

Sabato prossimo, all’interno del Festival #IoCondivido organizzato da Altro Consumo, Biblioshare parteciperà al panel “Cultura e Sharing Economy, il binomio possibile verso l’indipendenza economica”.
L’evento avrà luogo nella Sala Studio Achille Bertarelli, al Castello Sforzesco di Milano, dalle 17 alle 18.
Festival #IoCondivido di Altro Consumo
La condivisione è l’anima stessa della cultura. La cultura solitaria è sterile e vanesia. Cosa sta succedendo nel mondo delle Istituzioni culturali? Cosa è il crowdfunding? Quali nuove possibilità per la produzione culturale e la trasmissione orizzontale e verticale dei saperi?

Parlerà a nome di BiblioShare Roberta Bulgari, prima iscritta alla nostra prima community, blogger e curatrice della comunicazione della nostra piattaforma.

http://www.altroconsumo.it/eventi/festival-evento-cultura-sharing-economy